“Pratiche Energetiche con gli Alberi”
La “Pratica con gli Alberi” (Ding Shu Gong o, classicamente, Ding Shu Taoyin Qigong) è un’antichissima tradizione Cinese, e più particolarmente Taoista, che consiste a riequilibrare le sue energie poi a ricaricarsi o a rigenerarsi prendendo contatto con gli alberi.
L’albero può quindi servire da supporto fisico supporto fisico come un traliccio, ma può anche permettere uno scambio di energie vitali tra Cielo e Terra, scambio del quale può approfittare il praticante per riequilibrare l’energia.
“Contattare l’Albero” è anche rispettarlo e rispetto per l’ambiente, quindi per la natura della quale l’essere umano è parte.
Ci si può “Addossare all’Albero”, “Abbracciare l’Albero” o utilizzare la “Postura dell’Albero” riproducendo fisicamente e istintivamente la forma dello stesso.
Ci sono tanti alberi, tanti praticanti e dunque altrettante posture.
Un buon numero di cinesi pratica dunque “con” gli alberi al mattino prima di lavorare per “Prendere l’Energia” (DE QI) poi, al ritorno, per rilassarsi.
Questa “Pratica con gli Alberi”, quindi uno scambio energetico con essi, è all’origine della creazione dei Penjing (letteralmente Pen = radice e Jing = vaso), dunque degli alberi di piccola taglia che in Giappone si chiamano Bonsai.
Possedere a casa propria un Penjing (o Bonsai) e eventualmente una “Piccola Foresta” (letteralmente Shaolin), permette di rigenerarsi grazie all’immagine-energia di questi minuscoli alberi; minuscoli ma che possiedono, in profondità, lo spirito dei giganti della foresta.
Seguendo la tradizione classica del Ling Bao Ming Xiao Dan Bai Daoyinfa
c’è un rapporto speciale tra essere umano e albero.
Questo particolare rapporto è codificato nella pratica del Dao Yin Fa di “forma celeste”.
Si tratta di stabilire una relazione legata alle sensazione tre il praticante e l’albero. In questo caso s’instaurano e si facilitano delle relazioni tra le varie parti dell’albero e le varie parti del corpo del praticante e i Cinque Movimenti dell’Energetica Classica Cinese: Acqua, Legno, Fuoco, Terra e Metallo.
Il corpo intero del praticante è pertanto messo in relazione con l’albero intero “aldiqua e aldilà”, quindi con il “terreno” ed il “clima” dell’albero così come tutto ciò che è dentro al suo ambiente diretto ed indiretto (uccelli, farfalle, funghi, muschi, minerali…).
Al termine di questa “presa di contatto” (come una “stretta di mano”), è possibile ottenere un’immagine-simbolo (Xiang) dell’albero che può essere trascritto in un “incantesimo” taoista (Fu Lu).
Questa trascrizione della visione di questa energia fondamentale è spesso considerata “scrittura magica”. In questo caso l’immagine di energia può essere usata per vari scopi e poi trascritto sotto forma di “incantesimo taoista” (Fulu). Questi incantesimi/talismani sono particolarmente utilizzati nel Feng Shui della Scuola degli incantesimi (Fulupai Tao Yin Fa) utilizzati nella tradizione Ling Pao Ming. Infatti, sul modello dell’albero, la “presa di contatto” può effettuarsi con una roccia, una montagna, una cascata… e la loro energia è poi riprodotta per fornire un trattamento ad un luogo o ad un particolare habitat.
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